Ad integrazione della rubrica di Labor-b che si propone di dare voce diretta alle aziende e di dar loro modo di raccontare e condividere esperienze di successo, incontriamo oggi Luca Casati, Manager di punta di Allprojects, azienda milanese operante da oltre vent’anni nel settore edile e dei servizi ad esso connessi.
Luca buongiorno e grazie per la Sua disponibilità. Lei è stato uno dei primi tra i nostri clienti a comprendere veramente che il mondo del lavoro ha subito una profonda rivoluzione e che era dunque necessario intervenire in modo tempestivo a livello organizzativo.
Sì, in qualità di Membro del CDA di Allprojects ma anche di responsabile risorse umane della mia azienda, ho capito che – al termine del lockdown – il mercato del lavoro ha subito una profonda evoluzione e che le mie giovani prime linee avevano bisogno di un supporto strutturato e di nuovi strumenti per organizzare il loro lavoro.
Lo Smart working non è portare il lavoro a casa, è ripensare tempi, strumenti, modalità di comunicazione ed esecuzione del lavoro; non è improvvisazione, ma metodo e professionalità.
Ho compreso che – per mantenere la performance aziendale – bisognava partire dall’organizzazione delle risorse e dare loro nuovi tools e suggerimenti per affrontare la nuova quotidianità lavorativa.
In Labor-b ho trovato un partner che mi ha permesso – in poco tempo – di organizzare online un percorso di formazione che potesse rispondere alle esigenze aziendali, al fine di ripensare il modello organizzativo ed iniziare ad operare immediatamente in un contesto economico diverso, laddove creatività e flessibilità sono ingredienti fondamentali.
Ci può raccontare nel dettaglio come è stato organizzato il corso?
Prima di tutto ho individuato le risorse da coinvolgere: 6 risorse divise in due sottogruppi da 3, in base anche alle caratteristiche delle persone. Come evidenziato da Labor-b la formazione online ha delle proprie peculiarità rispetto all’aula o alla formazione tradizionale.
Creare dei gruppi omogenei che potessero “bucare lo schermo” e interagire con serenità tra di loro era elemento fondamentale per la riuscita del progetto.
Definiti i partecipanti – risorse in Smart working che a loro volta avrebbero dovuto gestire collaboratori a distanza – abbiamo concordato orari di erogazione della formazione compatibili con le normali attività lavorative.
A distanza, con Google Meet la formazione è stata molto semplice, riducendo i tempi di spostamento e generando anche saving sui costi diretti.
A livello di contenuto invece cosa Le è stato proposto?
Labor-b non mi ha proposto nell’immediato un corso sugli aspetti normativi e giuslavoristici; questo è un aspetto che ho affrontato in un momento successivo. Abbiamo lavorato su due macro-temi: la comunicazione, in quanto lo Smart working porta con sé un nuovo modo di comunicare/saper comunicare e di vivere a distanza la squadra e l’organizzazione del lavoro con focus su scadenze, orari e corretto bilanciamento tra vita lavorativa e professionale.
Questi i due assi portanti della formazione che è stata condotta con 4 moduli della durata di 2 ore ciascuno alternati da due momenti di confronto individuale tra la risorsa e il People Advisor di Labor-b. In queste due occasioni sono stati analizzati casi di gestione di collaboratori a distanza, raccogliendo suggerimenti operativi sulla comunicazione e sul monitoraggio delle risorse.
L’alternanza tra teoria, pratica e casi concreti ha sicuramente contribuito a dare vitalità al corso e a permettere un’applicazione immediata dei principi appresi. Come azienda avevo la necessità di introdurre da subito un modo diverso di comunicare e di fare squadra, visto che i miei collaboratori erano molto abituati alla vita e alle dinamiche d’ufficio.
Capire che comunicare in presenza e comunicare a distanza senza perdere lo spirito aziendale e il senso d’appartenenza non sono la stessa cosa, è stato un gran passo in avanti e un primo grande successo.
Interessante è stato anche capire quali sono le caratteristiche che devono essere sviluppate da uno Smart Leader e quali invece da uno Smart Worker: come azienda è infatti fondamentale comprendere che non tutte le risorse sono adattabili al nuovo modello organizzativo.
L’improvvisazione non aiuta, bisogna investire sulle risorse e accompagnarle con metodo e strumenti al fine di creare un’organizzazione che sia funzionale al raggiungimento dei risultati aziendali.
Come hanno vissuto la formazione i suoi collaboratori?
Ho la fortuna di lavorare con risorse molto legate all’azienda, impegnate nel raggiungimento dei risultati e questo ha agevolato molto il lavoro. Certo, approcciare un metodo di lavoro diverso in un momento dove le certezze perdono parte del loro contenuto, non è stato facile.
Alcune risorse hanno trovato più difficoltà di altre, ma alla fine è stato anche un modo per mettere mano ai flussi di comunicazione aziendale (non solo dall’alto verso il basso, ma anche tra funzioni paritetiche). Quindi il corso, pensato per i miei collaboratori, ha dato grandi suggerimenti su aree di miglioramento aziendali.
Rimettere mano ai processi, ai flussi e al passaggio di informazioni tra le varie risorse, mi ha permesso di interrogarmi anche su alcune dinamiche aziendali che dovranno essere oggetto di rivisitazione e di miglioramento.
Attraverso i miei collaboratori ho potuto dunque individuare delle aree dove l’azienda è chiamata a migliorare e a crescere se vuole raggiungere gli obiettivi di sviluppo che si è assegnata.
Quali suggerimenti potrebbe dare?
Sicuramente sono contento dell’investimento aziendale fatto, leva motivazionale per i miei collaboratori in un momento non facilissimo. Vorrei far frequentare il corso anche agli altri manager dell’azienda per permettere di applicare un metodo comunicativo e di organizzazione del lavoro omogeneo all’interno del gruppo.
Mi piacerebbe capire come si stanno muovendo le società del mio settore e comprendere – non in un’ottica di “spionaggio industriale” ma di benchmark – come si stanno muovendo e organizzando le aziende e gli studi associati come i nostri. Il futuro richiede molta elasticità e innovazione e il confronto rappresenta senza ombra di dubbio un elemento necessario.