Gestire un’azienda comporta una comprensione approfondita delle spese associate. Una delle voci di spesa più significative è il costo del personale. Esaminiamo in dettaglio come sono composti questi costi e come calcolarli.
Costo del personale: costi diretti e indiretti
Al contrario di quanto si potrebbe pensare, i costi del personale non si limitano al solo stipendio dei lavoratori. Vi sono infatti dei costi diretti, come le retribuzioni, e costi indiretti, non strettamente legati alla produzione ma necessari per lo svolgimento del lavoro previsto.
Le voci di costo del personale
Quando si vuole capire qual è il costo di un dipendente per l’azienda, bisogna prendere in considerazione diversi elementi. Vediamoli.
RAL
La RAL, o Retribuzione annua lorda, rappresenta lo stipendio annuale prima delle trattenute INPS (carico lavoratore) e IRPEF. È il costo diretto più ovvio associato a un dipendente e da questa cifra dipenderanno poi le altre voci di costo, come i contributi previdenziali e assicurativi (INPS e INAIL).
Contributi INPS e INAIL
Questi rappresentano contributi previdenziali e assicurativi e costituiscono circa 30% della RAL del dipendente. Tali contributi devono essere versati in parte dal dipendente e in parte dall’azienda, in quanto sostituto d’imposta.
TFR
Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) si matura mese dopo mese, anno dopo anno durante il rapporto di lavoro. Ebbene, secondo l’articolo 2120 del codice civile, “si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all’importo della retribuzione lorda dovuta per l’anno stesso divisa per 13,5.”
Se un dipendente ha una RAL di 26.000 euro annui, ad esempio, il TFR da accantonare sarà di 1.926 euro. Tale cifra deve essere poi rivalutata alla fine di ogni anno secondo un indice di rivalutazione che corrisponde a un 1,5% fisso più il 75% dell’inflazione certificata dall’ISTAT.
Benefit aziendali
Si tratta di beni o servizi benefit aziendali che l’azienda fornisce al lavoratore al di fuori dallo stipendio mensile previsto in busta paga.
Se tali Benefit sono contenuti all’interno di un piano di welfare aziendale e/o sono erogati nei limiti previsti dal TUIR sono totalmente deducibili.
Tra i servizi welfare, lo strumento ormai inevitabile nelle policy retributive delle imprese vi è sicuramente il buono pasto ed in particolare alla luce dell’incremento avuto dall’inflazione nell’ultimo anno.
Formazione
Comprende le spese associate alla formazione continua del personale, come corsi, seminari e certificazioni. Questo costo indiretto è comunque un investimento per le aziende: avere del personale aggiornato e competente permette infatti di restare competitivi sul mercato.
Spese per la ricerca e selezione del personale
Le aziende investono anche in processi di selezione, come interviste, test e valutazioni, per assicurarsi il miglior talento. Questo comporta un dispendio di tempo per il personale HR coinvolto nei processi e altre eventuali spese connesse alla pubblicazione di annunci a pagamento, alle agenzie del lavoro (nel caso si faccia ricorso ai loro servizi) e, in seguito, per il processo di onboarding ed eventuale formazione del nuovo dipendente.
Come calcolare i costi di un dipendente: un esempio
Una volta elencate le principali voci di costo del personale, vediamo un esempio pratico.
Supponiamo che un dipendente abbia una RAL di €40.000. I contributi INPS e INAIL ammonterebbero a €12.000 (30% della RAL). Nel caso in cui l’azienda decidesse di corrispondere dei benefit aziendali per l’ammontare di €2.000, un corso di formazione di €1.000 e affrontasse delle spese di esternalizzazione della selezione pari al %15 della RAL, il costo totale del dipendente sarebbe di €61.000.
Altri costi da considerare
Oltre ai costi diretti e indiretti, le aziende devono anche considerare altre spese come quelle per l’eventuale affitto dell’ufficio, per le utenze e le attrezzature necessarie.
In ultimo, per avere un panorama completo dei costi del personale ed in particolare in ca di nuovi inserimenti dovremmo considerare altre 2 voci di costo che non sono semplici da determinare:
- costo di assorbimento dello staff in caso di nuovi inserimenti;
- la mancata produttività di un nuovo inserimento.
In conclusione, comprendere il costo del personale è essenziale per la gestione finanziaria aziendale. Mentre alcune voci sono fisse, altre possono variare, e l’ottimizzazione di queste spese può avere un impatto significativo sul bilancio dell’azienda. Al contempo le policy retributive incidono fortemente anche sull’attrattività dell’azienda.
Per un’analisi dei costi del personale approfondita, è consigliabile rivolgersi ad esperti del settore come Labor-b, partner completo ed integrato nel mondo dei servizi HR. Scopri i nostri servizi.