Buongiorno Rosa, e per prima cosa grazie dal team di Labor-B di aver accettato questa intervista.
Grazie a voi! Sono sempre contenta di far conoscere Astea oltre i nostri confini. Se posso prima di iniziare quest’intervista vorrei condividere con voi una bellissima notizia appena arrivata…Astea ha vinto l’Oscar di Bilancio 2021 della rassegna dedicata alla categoria medie e piccole imprese non quotate!
L’oscar di bilancio è il premio promosso da Ferpi (associazione rappresentante dei professionisti delle relazioni pubbliche e comunicazione in Italia), Borsa Italiana e Università Bocconi, che annualmente viene assegnato a quelle aziende che si sono mostrate più virtuose nelle attività di reporting e nella cura dei propri stakeholder.
Una bellissima notizia, frutto di una strategia lungimirante! Per prima cosa toglici una curiosità e raccontaci il tuo percorso professionale.
Sono arrivata in Astea (che come sapete è una società a partecipazione pubblica) dopo un’esperienza di lunga data nel settore privato. Ho una laurea in economia, una passione per le scienze sociali e questo mestiere l’ho proprio scelto. Dopo un master in gestione e sviluppo risorse umane sono approdata in GUCCI come “Benefit & Compensation Specialist”. Successivamente nel Gruppo Biesse (macchine automatizzate per la lavorazione del legno) sono cresciuta nel ruolo di Responsabile Gestione del Personale. Prima di approdare in Confindustria in area Sindacale e Consulente di Sviluppo Organizzativo ho speso diversi anni nel Gruppo Elica come HR Business Partner. Sono arrivata in Astea nel 2014 dove oggi rivesto il ruolo di Responsabile Risorse Umane e Organizzazione. Diversi i files rouges della mia carriera professionale, uno su tutti lo Sviluppo Organizzativo accompagnato dall’individuazione degli strumenti di Welfare più idonei ad allineare ed armonizzare tra loro obiettivi aziendali ed esigenze di vita delle persone.
Il nostro team HR di Astea è composto da 4 persone, inclusa la sottoscritta. In linea con la filosofia aziendale, ci facciamo le paghe in casa e ci occupiamo di tutto il ciclo di vita della persona all’interno del gruppo, dalla selezione al pensionamento gestendo ben quattro contratti collettivi, ciascuno per settore di riferimento.
La nostra è un’azienda Multiutility “da sempre vocata alla sostenibilità” che nasce dal territorio e che per il territorio gestisce servizi di pubblica utilità prevalentemente nei territori della provincia di Ancona e Macerata. Si occupa principalmente della gestione e manutenzione delle reti acqua, gas, energia elettrica, servizio di igiene urbana ed è produttrice di energia da fonti rinnovabili. Il consolidato del gruppo vanta un Mol a due cifre su un volume di affari di circa 50 mil annui ed impiega 240 persone del territorio redistribuendo sul territorio – tra stipendi e reinvestimento in reti – più dell’80% del valore aggiunto prodotto.
Ci hai già anticipato qualcosa rispetto ad Astea, vuoi aggiungere altro rispetto alla società?
Astea è una società strettamente legata al territorio, tiene tantissimo alla sua territorialità e, fino a qualche tempo fa, non aveva la stessa consapevolezza che ha ora del suo potenziale di crescita. Anche la gestione del personale è vocata alla sostenibilità: crediamo che solo allineando e armonizzando obiettivi di business con le esigenze delle persone si possa garantire una crescita equilibrata. I nostri valori sono stati scritti insieme ai dipendenti partendo dall’identificazione della vision e della mission aziendale. Insieme ai dipendenti, inclusa la rappresentanza sindacale, abbiamo declinato i valori fondanti del gruppo perché permeassero ogni livello aziendale ed i dipendenti potessero sentirli propri. Il frutto di quel lavoro è ancora oggi riportato nel bilancio di sostenibilità che l’azienda pubblica e condivide ogni anno con i propri stakeholder.
A livello di utenza, l’azienda può vantare un parco utilizzatori altamente fidelizzato: questo è frutto di una strategia precisa che mette al centro la relazione umana. Siamo rimaste tra le poche aziende che ancora investe nella relazione diretta con l’utente perché sia tenuto sempre attivo un canale diretto di ascolto. Questo è un grande valore che permea tutta l’azienda, tanto che anche alcuni processi di innovazione vengono tuttora armonizzati basandosi sui feedback che i nostri operatori ci riportano direttamente dal territorio.
Come è nata la collaborazione con Labor-b?
Tra i processi di innovazione sviluppati negli ultimi anni spicca il progetto di avvio dell’impianto di Digestione Anaerobica e Compostaggio che è un processo completamente nuovo rispetto ai processi di produzione di energia da fonti rinnovabili già presenti e richiede, pertanto, l’individuazione di competenze tecniche per noi nuove. Per sopperire a questa mancanza siamo andati a ricercarle sul mercato per individuare – primo tra tutti – la figura del Responsabile dell’Impianto.
Data la strategicità del progetto abbiamo ideato , insieme a Labor-b, un “assessment” focalizzato sulle competenze manageriali e sul potenziale dei candidati, combinando questa valutazione con la valutazione delle competenze tecniche fatta dal commissario incaricato a verificare la padronanza tecnica e normativa, altrettanto significativa per l’efficace ed efficiente svolgimento del ruolo.
Insieme a Labor-b abbiamo fatto un lavoro sicuramente egregio raggiungendo ottimi risultati anche grazie al lavoro sinergico tra Labor-b e la società Ali che ha messo a disposizione i suoi professionisti per la gestione della procedura di selezione. È stato un processo innovativo e non standard rispetto alla conduzione dei processi di selezione del gruppo che mi ha permesso di spendere nuovamente le mie competenze in questo campo e, devo ammetterlo, di divertirmi anche molto.
La passione con cui hai affrontato il progetto è evidente…
Quando mi appassiona un progetto si vede e, devo ammettere, ho trovato dall’altro lato persone altrettanto appassionate, sia per quanto riguarda Ali sia per quanto riguarda Labor-b. C’è stata molta sintonia e abbiamo lavorato in un clima di grande piacevolezza nel realizzare questo progetto da entrambe le parti. Anche i normali momenti di difficoltà sono stati superati brillantemente e penso costituiscano la conferma di aver fatto la scelta giusta in un momento difficile anche solo per il periodo Covid. Fino alla fine non sapevamo se avrebbero dato il permesso di fare le selezioni in presenza! Tuttavia l’intera procedura e i processi di sicurezza istituiti per contrastare la pandemia hanno funzionato benissimo…Nel complesso è stato un bellissimo progetto!
Penso che i professionisti messi a disposizione da Labor-b hanno dimostrato competenze eccellenti e sono rimasta molto soddisfatta del fatto che sia Manuela, sia Maria siano state capaci di affiancarci e condividere i nostri valori: siamo diventate un unico team, potendo partecipare agli assessment e permettendoci di portare anche il nostro contributo. Questo mi ha coinvolto molto: ho veramente apprezzato l’approccio soprattutto considerando che noi di Astea ci sentivamo il progetto molto “sulla pelle”. L’aver avuto questa possibilità, che non tutte le aziende di consulenza HR propongono, dimostra quanto Labor-b sia stata capace di ascoltarci e declinare la nostra sensibilità nella gestione del progetto, permettendoci di realizzare il processo di selezione nel modo migliore possibile.
L’alto valore aggiunto di questa collaborazione è stata la forte sinergia tra me e il team di Labor-b durante tutte le fasi del processo di valutazione: credo sia il frutto di una vostra modalità di lavoro, di tanti anni di collaborazione e di una fidelizzazione arrivata proprio perché abbiamo sempre trovato in Ali e in Magister Group la risposta più giusta.
Ti faccio un’ultima domanda: quali saranno i prossimi progetti e le prossime sfide che l’hr di Astea si troverà ad affrontare?
C’è una lunga lista di desideri in questo momento: ho presentato i primi due progetti di sviluppo organizzativo di due aree aziendali molto importanti in cui sarà fondamentale il coinvolgimento delle key person.
Uno dei progetti strategici di maggior rilevanza prevede che sulla base della gap analysis emersa nella mappatura dell’ “as is” verso il “to be” si sviluppi una sorta di agenda dei progetti strategici nelle varie aree da declinare in piano di azione con evidenza di priorità sulle competenze critiche da inserire o sviluppare, con particolare focus sulle competenze trasversali che serviranno per la realizzazione della strategia. Ci sarà tanto da lavorare in termini di sviluppo organizzativo e trovo tutto questo molto motivante oltre che indispensabile per la crescita delle persone e del gruppo.
Nel frattempo, ho il piacere di condividere con voi un importante risultato personale: il 28 ottobre ho conseguito il diploma di “Consulente in relazione di aiuto ” con una tesi che mi ha dato grande soddisfazione incentrata su “la perdita del lavoro al tempo del Covid e come la relazione di aiuto può aiutare le persone in difficoltà”. Nella tesi sono tirate in ballo anche le società che svolgono il vostro lavoro in quanto, ne sono convinta e porto evidenze empiriche nella mia ricerca, una buona sinergia tra competenze di counseling e quelle da voi messe in campo per aiutare le persone a trovare lavoro o crescere ed evolversi nel proprio ruolo potrebbero supportare tanto le persone in difficoltà in questa delicata fase di incertezza e messa in discussione di tanti punti di riferimento che sono venuti a mancare! Il lavoro è un pezzo importante della nostra identità e non c’è felicità più grande che amare il proprio lavoro.